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Il modo più semplice per orientarsi nel cimitero

Panoramica generale

Il Cimitero Acattolico di Roma è diviso in cinque, grandi zone. Le tombe del cimitero sono per lo più disposte in file numerate, ma alcune tombe, come quelle dell’Antico Cimitero (anche noto come la Parte Antica), rappresentano un’eccezione a tale regola.

Le zone sono contrassegnate dal loro nome, mentre le file sono numerate all’inizio di ogni percorso. L’amministrazione del Cimitero è consapevole che alcuni vialetti sono privi di numeri e li sta gradualmente sostituendo. Vi ringraziamo per la vostra pazienza mentre completiamo questo progetto.

Le zone del cimitero

Se all’ingresso del Cimitero si gira a sinistra, ci si trova di fronte al Centro Visitatori. L’Antico Cimitero (chiamato anche Parte Antica) si trova dietro questo edificio e si raggiunge attraversando un’apertura nell’ex muro di cinta. I visitatori sono invitati a sostare sulle panchine per immergersi nella quiete di questa area.

Come suggerisce il nome, questa è la parte più antica del Cimitero, ma il suo uso sepolcrale è sospeso da tempo. Si affaccia sulla Piramide di epoca augustea dedicata a Caio Cestio.

Questa parte del cimitero si estende su un’area in considerevole pendenza, il terreno può essere scivoloso e irregolare a causa delle radici degli alberi. Per questo motivo raccomandiamo la massima prudenza durante le visite.

Le prime tombe di questa zona risalgono all’inizio del 1800, come quella di Percy Bysshe Shelley. Vicino alla tomba del poeta romantico, è possibile visitare l’iconico monumento funebre noto come l’Angelo del dolore.

La Prima Zona è la più grande del cimitero e la sua fondazione risale al secondo e terzo quarto dell’Ottocento, quando le autorità cittadine concessero un’estensione del cimitero. I sentieri possono essere stretti e i visitatori devono prestare attenzione alle radici degli alberi.

Tra le tombe più conosciute vi sono quelle di August von Goethe, figlio dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe, e dell’ex Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.

La Seconda Zona è tagliata in due da un percorso diagonale piuttosto ripido che conduce alla scultura di Psiche accanto alle Mura Aureliane.

Nell’ossario situato a ridosso delle mura cittadine, i visitatori possono rendere omaggio ad alcuni degli stranieri che combatterono con Garibaldi nel Risorgimento: Arthur Bennj, giornalista polacco, Bartolomeo Rozat, svizzero, e l’inglese John Scholey. Nelle vicinanze, un maestoso obelisco segna la tomba dello storico norvegese Peter Andreas Munch, zio del famoso artista Edvard.

La Terza Zona è caratterizzata da una planimetria leggermente diversa rispetto alle altre, in quanto è suddivisa in quattro settori chiamati riquadri. La sua pendenza è molto più dolce rispetto alle altre zone, ma i visitatori devono prestare attenzione alle radici degli alberi lungo gli stretti sentieri.

Fu creato poco dopo il 1894, quando l’Ambasciata di Germania acquistò questo appezzamento di terreno per costruire la sua cappella e per fare spazio ad altre tombe. Le tombe più note di quest’area sono quelle dello scrittore siciliano Andrea Camilleri e del filosofo politico di origine sarda Antonio Gramsci.