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Pubblicazioni & Media

Cosa raccontano la stampa e le ricerche più recenti

PUBBLICAZIONI & MEDIA

Articoli, Interviste, Documentari

Nella sezione “Pubblicazioni & Media” sono raggruppati una selezione di articoli sul Cimitero Acattolico e la sua storia, nonchè altre notizie pubblicate in varie lingue. Qui sono contenuti anche alcuni documentari che narrano la storia del Cimitero e sul suo caratteristico utilizzo fin dal 1716.

MEDIA PIÙ RECENTI

Documentario poetico tra letteratura, poesia e racconto a cura di Giuseppe Cederna e Simona Corallini (Teatro civile per scuola secondaria inferiore e superiore) Video realizzato per il progetto Rete CEET – Cultura, Educazione, Empowerment, Territorio, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

19 febbraio 2021

vThe Keats-Shelley Prize Podcast talks to Nicholas Stanley-Price about the 300-year history of the Non-Catholic Cemetery in Rome. The Keats-Shelley Podcast hosted by James Kidd.

 

L’ambasciatore tedesco in Italia Viktor Elbling visita il Cimitero Acattolico “celebra una comunione di persone molto diverse”
Facebook, novembre 2019

Patrizio Pavone
In Libertà, 10 luglio 2019

LETTERATURA SCIENTIFICA

Articoli accademici e scientifici

In questa sezione sono raccolti una serie di articoli e di scritti più scientifici e dettagliati rispetto ai precedenti. I testi sono altresì pubblicati sui portali accademici di spicco e costituiscono un archivio storico di rilevanza per ricercatori, appassionati e studiosi del Cimitero Acattolico. 

ULTIME PUBBLICAZIONI

Nicholas Stanley-Price. A grave in a foreign land: early American presence at the Protestant burying-ground in Rome. In American Latium. American artists and travelers in and around Rome in the age of the Grand Tour. Proceedings of the international conference (eds. Christopher M.S. Johns, Tommaso Manfredi and Karin Wolfe, Quaderni degli Atti, 2017- 2018, Accademia di San Luca, Roma, 2023, pp. 113-122.
(Una tomba in terra straniera: prime presenze americane nel Cimitero Protestante a Roma.) Nel 1804, Washington Irving fu il primo di molti visitatori americani del Cimitero Protestante a Roma a riflettere sul dramma di morire in terra straniera. Sentimenti analoghi suscitavano le tombe di John Keats e di Percy Bysshe Shelley, ma anche il crescente numero di monumenti funebri per americani che morivano nella città. Nel periodo 1800–1849 furono sedici gli americani protestanti ad essere sepolti nel Cimitero. Monumenti per americani furono disegnati da illustri scultori quali E.G. Göthe, Henry Kirke Brown, e – scoperto recentemente – Thomas Crawford, su commissione di un cliente del South Carolina. Pur se colpiti alla vista delle sepolture dei loro compatrioti, i viaggiatori americani concordavano nei loro diari con Shelley, sul fatto che la bellezza del Cimitero Protestante dava ampia consolazione al dramma di morire in terra straniera.

Nicholas Stanley-Price and Elania Pieragostini. Thomas Jones’s excursion to the English Cemetery and Testaccio in Rome, 1777, in British Art Journal XXIII, no. 2 (Autumn 2022),79-85.
Durante la sua visita a Testaccio il 22 marzo 1777, l’artista gallese Thomas Jones realizzò un acquerello del “cimitero inglese” ai piedi della Piramide. Questa e altre due vedute che fece, di Monte Testaccio e della dogana (La Doganella), illustrano la topografia della zona e come veniva controllato l’accesso dei visitatori al “Recinto di Testaccio”. All’inizio del mese, durante una visita a nord della città, aveva realizzato uno dei pochi disegni conosciuti dell’area presso il Muro Torto, dove gli “eretici” venivano sepolti prima che vedesse la luce il Cimitero Protestante.

Nicholas Stanley-Price. Memorial sculpture in the Protestant Cemetery at Rome. New discoveries and an inventory of identified works, Opuscula. Annual of the Swedish Institutes at Athens and Rome 15 (2022), 187-217. https://doi.org/10.30549/opathrom-15-06
Si tratta di un nuovo inventario di oltre 130 monumenti del Cimitero per i quali è stato individuato lo scultore, l’architetto o la fonderia del bronzo, italiana o straniera. Ci sono molte nuove identificazioni, spesso tramite le iscrizioni sulle sculture, precedentemente non notate. Tra loro molte sono le opere di noti scultori stranieri che si erano stabiliti a Roma. Ci sono monumenti elaborati, evidentemente commissionati da parenti facoltosi o amici del defunto; la maggior parte delle sculture sono state però fornite da membri-artisti della famiglia o da altri colleghi artisti, come tributo al defunto.

Nicholas Stanley-Price. The sacrosanct status of the graves of Keats and Shelley in the 20th century. Keats-Shelley Review 35,1 (2021), 64-79. https://doi.org/10.1080/09524142.2021.1911183
Decisioni formali prese negli anni 1880 e 1890 confermarono che le tombe di John Keats e Percy Bysshe Shelley a Roma erano considerate sacrosante. Nel ventesimo secolo, si è continuato a raffigurarle nell’arte e nella letteratura, e poi sempre più attraverso la fotografia e nella narrativa. Le richieste di voler “essere sepolti vicino ai poeti” hanno cambiato l’area circostante la tomba di Shelley mentre l’incolumità della tomba di Keats fu in pericolo durante la Seconda guerra mondiale quando il Cimitero fu bombardato, cosa che generò critiche da parte della stampa. Le cerimonie commemorative che si tengono regolarmente ci ricordano ancora oggi la continua sacralità delle tombe dei poeti.

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NEWSLETTER

La Newsletter degli Amici del Cimitero Acattolico di Roma

La ’Newsletter’ del Cimitero viene pubblicata quattro volte l’anno nella versione inglese e in quella italiana. Essa riporta informazioni circa il progredire nell’impegno di preservare i monumenti presenti nel Cimitero ed il suo bellissimo contesto naturale. Pubblica inoltre una serie di brevi articoli riguardanti i differenti aspetti della storia di questo luogo e di coloro che sono li sepolti.