Il Cimitero Acattolico si trova nello storico quartiere di Testaccio a Roma, un quartiere pieno di altri monumenti di interesse.
Solamente quattro di questi monumenti sono brevemente descritti qui: La Piramide di Caio Cestio che domina la Parte Antica del Cimitero; un lungo tratto delle Mura Aureliane che furono costruite intorno a Roma nel terzo secolo d.C.; la Porta San Paolo, parte delle mura; infine il Monte Testaccio, una incredibile collina artificiale formata dai rifiuti di anfore Romane.
Sorge presso la Porta S. Paolo. È uno spettacolare edificio sepolcrale di 29,5 metri di lato per 36,4 metri di altezza, interamente rivestito da lastre marmoree.
Volute dall’imperatore Aureliano (270-275 d.C.) per difendere Roma dalle incursioni dei barbari, le Mura Aureliane si sviluppavano per ca. 19 Km.
L’antica Porta Ostiensis è una delle meglio conservate del circuito delle Mura Aureliane.
Tra le Mura Aureliane e il Tevere, nel settore meridionale della città, nel Rione Testaccio, sorge Mons Testaceus (monte dei cocci), una collina artificiale alta ca. 30 m. con una circonferenza di quasi 1 Km.
Sorge presso la Porta S. Paolo. È uno spettacolare edificio sepolcrale di 29,50 m di lato per 36,40 m di altezza, interamente rivestito da lastre marmoree; la sua particolare forma è espressione di quella “moda egizia” che si diffonde a Roma all’indomani della conquista dell’Egitto nel 30 a.C.
Il nome di Caio Cestio è ricordato nell’iscrizione posta sul lato orientale del monumento: “Caio Cestio, figlio di Lucio, della tribù Poblilia, pretore, tribuno della plebe, settemviro degli epuloni”. Un’iscrizione sul lato opposto rivela come, per disposizioni testamentarie, furono impiegati per la costruzione meno di 330 giorni. Non fu possibile invece esaudire un’altra volontà del defunto: una legge contro il lusso sepolcrale, emanata nel 18 a.C., impedì infatti che fossero deposti nella tomba gli arazzi pergameni di proprietà del defunto. Con i profitti della loro vendita furono allora realizzate due statue in bronzo del sepolto. Delle statue restano solo le basi iscritte (ai Musei Capitolini), in cui sono menzionati alcuni degli eredi. Tra questi, personaggi eminenti della vita pubblica come M. Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, che sappiamo morto nel 12 a.C. La costruzione della Piramide si colloca dunque tra il 18 e il 12 a.C. Il Caio Cestio qui sepolto è forse l’omonimo pretore del 44 a.C., cui si deve probabilmente la costruzione del Ponte Cestio, tra l’isola Tiberina e Trastevere. O anche il personaggio dallo stesso nome attivo tra il 62 e il 51 a.C. in Asia Minore: in questa direzione sembrerebbe infatti condurre il possesso dei preziosi arazzi.
Alla camera sepolcrale si accedeva dal lato ovest della Piramide. Della ricca decorazione pittorica resta vivida testimonianza nelle descrizioni fatte al momento del rinvenimento, durante i restauri voluti nel 1656 dal papa Alessandro VII. Un alto zoccolo e sottili candelabri riquadravano pannelli monocromi in cui erano figure femminili in piedi o sedute; agli angoli del soffitto, Vittorie alate con corone alludevano forse all’apoteosi di Caio Cestio. È questa una delle prime attestazioni di pittura di terzo stile a Roma. Nel III secolo la sepoltura fu inglobata nelle Mura Aureliane e divenne, con la vicina Porta Ostiensis, parte integrante del sistema difensivo della città.
settemviro degli epuloni: sacerdote del collegio preposto ad organizzare i banchetti per gli dei
tribuno della plebe: magistrato che patrocinava gli interessi della plebe romana
pretore: dapprima capo dell’esercito, poi dal IV sec. a.C. magistrato civile con responsabilità dell’amministrazione della giustizia
Volute dall’imperatore Aureliano (270-275 d.C.) per difendere Roma dalle incursioni dei barbari, le Mura Aureliane si sviluppavano per ca. 19 Km, inglobando la precedente cinta fortificata, le c0siddette Mura Serviane, del IV sec. a.C.
La costruzione venne portata avanti con grande rapidità, utilizzando anche numerosi monumenti preesistenti, come ad es. l’edificio sepolcrale noto come Piramide di Cestio.
Il muro, realizzato in mattoni, era dotato di torri a pianta quadrata disposte ogni 100 piedi (29,60 m) e di numerose porte con ingresso, spesso a doppio fornice, fiancheggiato da torri semicircolari; porte minori (posterulae) si aprivano nel tratto di muro compreso tra due torri.
La cinta subì diversi restauri e rifacimenti: all’epoca con l’imperatore Massenzio (306-312), quando si diede inizio anche allo scavo di un fossato mai portato a compimento; con Onorio e Arcadio, nel 401-402, per fronteggiare gli attacchi dei Goti; infine nel corso del VI sec., ad opera di Belisario (505-565). Così rinforzate e restaurate le mura hanno resistito fino al 1870, baluardo per un’ultima volta nello scontro tra truppe pontificie ed esercito italiano.
L’antica Porta Ostiensis è una delle meglio conservate del circuito delle Mura Aureliane.
Dotata di un ingresso a doppio fornice fiancheggiato da torri a pianta semicircolare, fu rinforzata all’epoca dell’imperatore Massenzio (306-312), da due muri a tenaglia ed una controporta a due fornici. Sotto Onorio, tra il 401 e il 402, i due passaggi dell’ingresso principale furono ridotti ad uno e le torri rialzate.
Da qui partiva la via Ostiense diretta al porto di Roma. Un più antico tratto della strada, ancora oggi visibile nei pressi della Piramide di Cestio usciva da una piccola porta (posterula) delle Mura Aureliane, chiusa forse all’epoca dei rifacimenti voluti da Massenzio.
Tra le Mura Aureliane e il Tevere, nel settore meridionale della città, è il Testaccio, Mons Testaceus (monte dei cocci), una collina artificiale alta ca. 30 m. con una circonferenza di quasi 1 Km.
Essa si è formata con gli scarichi delle anfore del vicino porto di Roma. La maggior parte delle anfore, che contenevano prodotti importati dalle varie parti dell’Impero, si data tra il 140 e la metà del III sec. d.C.
Il Cimitero Acattolico per gli Stranieri di Roma è uno dei cimiteri più antichi e attivi d’Europa ed è gestito da privati. Suo scopo principale è servire come luogo di sepoltura per coloro che corrispondono a determinati requisiti e consentire continua e rispettosa commemorazione di chi vi è sepolto. Una delle più grandi sfide che dobbiamo affrontare è quella di garantire un’atmosfera contemplativa appropriata per i familiari di coloro che riposano qui.
Si prega di notare che il Cimitero non offre al momento visite guidate.
Altri cimiteri:
[L’associazione dei cimiteri importanti d’Europa] The Association of Significant Cemeteries in Europe (ASCE), della quale il Cimitero Acattolico è membro
[La Cimitero delle tombe di guerra del Commonwealth in Italia] The Commonwealth War Graves Commission in Italy, esiste un Cimitero di Guerra del Commonwealth che contiene le tombe di alcuni membri delle forze armate del Commonwealth caduti in Italia. Si trova in Via Zabaglia, di fronte al Cimitero Acattolico
Il Cimitero Protestante di Firenze
L’ex Cimitero inglese di Napoli
The Mausolea & Monuments Trust è un trust di beneficenza per la protezione e la conservazione dei monumenti e mausolei funerari situati in Gran Bretagna e Irlanda.
Sito della Fondazione Montaigne, gestore del Cimitero Inglese a Bagni di Lucca, Toscana.
Altri luoghi d’interesse:
[La Keats-Shelley House di Roma] The Keats Shelley Memorial House, Rome, la casa romana in cui visse e morì il poeta romantico inglese John Keats, sepolto al Cimitero Acattolico
Il Museo Andersen, Roma, casa-studio dello scultore e pittore americano-norvegese Hendrik Christian Andersen, sepolto nel cimitero Acattolico
La Fondazione Istituto Gramsci, Roma, istituto fondato in memoria dello scrittore e co-fondatore del Partito Comunista Italiano Antonio Gramsci, sepolto presso il Cimitero Acattolico
Casa di Goethe, dimora romana dello scrittore Tedesco Goethe, il cui figlio August è sepolto nel Cimitero
ICCROM, The International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property [Centro Internazionale per lo Studio della Conservazione e Restauro della Proprietà Culturale]
Il Trattore, La cooperativa responsabile per la manutenzione del giardino del Cimitero Acattolico
Roma Video, cliccare su “Musei e Monumenti” per vedere video relativo al Cimitero Acattolico e alla vicina Piramide Cestia
Wanted in Rome, una rivista per la comunità anglofona romana
Il Labirinto, pregiata casa editrice romana specializzata in poesia, narrativa, saggistica e libri d’arte illustrati da artisti contemporanei, alcuni dei quali sono in vendita presso il Visitors’ Centre del Cimitero Acattolico
I Gatti della Piramide L’istituto di beneficenza che si prende cura della colonia di gatti della Piramide attraverso i suoi volontari.
Per orientarvi, visitate la sezione “Pianifica la tua visita“. Per informazioni più dettagliate, potete consultare le risorse elencate nella sezione “Approfondimenti“.
Abbiamo anche una sezione FAQ che potrebbe esservi utile.