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Mura Aureliane

Volute dall'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) per difendere Roma dalle incursioni dei barbari, le Mura Aureliane si sviluppavano per ca. 19 Km, inglobando la precedente cinta fortificata, le c0siddette Mura Serviane, del IV sec. a.C.

La costruzione venne portata avanti con grande rapidità, utilizzando anche numerosi monumenti preesistenti, come ad es. l'edificio sepolcrale noto come Piramide di Cestio.

Il muro, realizzato in mattoni, era dotato di torri a pianta quadrata disposte ogni 100 piedi (29,60 m) e di numerose porte con ingresso, spesso a doppio fornice, fiancheggiato da torri semicircolari; porte minori (posterulae) si aprivano nel tratto di muro compreso tra due torri.

La cinta subì diversi restauri e rifacimenti: all'epoca con l'imperatore Massenzio (306-312), quando si diede inizio anche allo scavo di un fossato mai portato a compimento; con Onorio e Arcadio, nel 401-402, per fronteggiare gli attacchi dei Goti; infine nel corso del VI sec., ad opera di Belisario (505-565). Così rinforzate e restaurate le mura hanno resistito fino al 1870, baluardo per un'ultima volta nello scontro tra truppe pontificie ed esercito italiano.


Altri monumenti circostanti

Piramide di Caio Cestio

Porta San Paolo (Porta Ostiense)

Monte Testaccio